The Shard in the Woods
Proposta per una casa sperimentale in terra battuta
jda | distantestudio + june architects (vito distante, tommaso mandorino, antonio trifone) _ design
concorso | progetto finalista _ status
Dobrava, Slovenia _ luogo
Outsider magazine | Platform Centre for Creativity | Fondo Europeo di Sviluppo Regionale | Repubblica di Slovenia _ cliente
2021 _ anno
june studio _ rendering
L’edificio della residenza in rammed earth è situato nella parte più meridionale e stretta del lotto, dove gli alberi si diradano per lasciare spazio ad una piccola radura soleggiata.
L’edificio sfrutta al massimo questa posizione adattandosi al suo andamento: il padiglione ha forma esagonale fortemente allungata e si distende sul sito scelto parallelamente al viale esistente.
L’idea progettuale è stata subito quella di evidenziare la massa dell’edificio, seppur piccolo, per rispecchiare quella del materiale: per raggiungere questo obiettivo l’involucro in rammed earth è stato scavato da logge e finestre di grandi dimensioni che, soprattutto nel prospetto verso il viale, vengono accentuate dall’ombra. L’edificio risulta così come un muro abitato, come se gli ambienti interni siano stati ricavati per sottrazione di massa a partire da un prisma compatto e monolitico.
La forma del padiglione risulta sfuggente e, questo effetto accentuato dalla prospettiva, risulta ancora più evidente a causa delle diverse altezze tra la zona anteriore e quella posteriore.
L’edificio è come un cuneo che, pur di piccole dimensioni, rompe lo schema a corte degli edifici esistenti e vi si contrappone catalizzando tutta l’attenzione su di sé.
Se all’esterno l’edificio risulta severo con la sua rigida geometria, i contrasti netti tra luce ed ombra e l’apparente semplicità delle finiture, all’interno nasconde un ambiente caldo e aperto sul panorama caratterizzato dal rivestimento in pannelli di legno. La funzione di questo rivestimento non è solo estetica ma anche tecnologica perché nasconde un’intercapedine riempita con isolante termico in canapa per migliorare il comfort termico.
Per sfruttare al meglio l’esigua superficie disponibile abbiamo cercato di rendere lo spazio quanto più flessibile possibile: le finestre sono a tutta altezza per considerarle un’estensione del pavimento; alcuni mobili possono essere spostati – soprattutto nel living – per poter configurare lo spazio secondo le esigenze; altri mobili sono “trasformabili” come la cucina che nasconde un tavolo ribaltabile.
La sezione del padiglione evidenzia la differenza di altezza tra la zona giorno e la zona notte e la diversa caratterizzazione dei controsoffitti: nella zona giorno il controsoffitto ha listelli di legno molto snelli per amplificare il carattere vibrante dello spazio, mentre la zona notte ha pannelli piani.
La struttura della piccola residenza è in muri portanti di rammed earth impostati su un basamento in cemento armato.
La copertura inclinata dell’edifico, orientato Nord-Sud, può essere sfruttata per montare pannelli solari, sia termici che fotovoltaici, e convoglia l’acqua piovana in una tanica; dopo un trattamento l’acqua immagazzinata può essere ri-utilizzata, ad esempio per lo scarico del bagno.